Tuber melanosporum Vitadini - Pregiato tartufo nero
La forma è globosa, a volte lobata, con peridio bruno-nero a verruche depresse all'apice. La gleba è di colore bruno o nero-rossastro, solcata da venature chiare e sottili, molto ramificate. La dimensione può raggiungere e anche superare quella di una grossa mela.
Viene raccolto durante tutto il periodo invernale ed in particolare nei primi mesi dell'anno, specialmente sotto querce, noccioli e carpini neri. La data d'inizio e fine raccolto è stabilita ogni anno dalla singola amministrazione regionale.
E’ diffuso in tutta Italia, ma è raccolto ed apprezzato anche in Francia e Spagna. Di questo tartufo, considerato il più pregiato tra i neri, è possibile la coltivazione in tartufaia.
Il tartufo nero in cucina
Il Tuber melanosporum s’inserisce in Italia nella tradizione culinaria delle regioni del centro Italia. Questo tartufo è un condimento versatile, adatto ai più variegati abbinamenti.
A seconda delle diverse realtà territoriali, il Tuber melanosporum è presente dagli antipasti fino ai secondi, in diverse forme: tritato con funghi e olio d'oliva su crostini caldi, pestato nel mortaio con olio e sale a condire splendide porzioni di pasta, tagliato a fette e cotto insieme a sublimi arrosti.
E’ giusto anche ricordare che il Tuber melanosporum è un prodotto molto apprezzato soprattutto in Francia, dove ha ampia visibilità nella cucina: lo si può gustare tritato su uovo a la coque oppure lamellato su crostini o verdure quali patate, carote, carciofi e sedano.