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Il violino istriano

Segreto settimo...

Il momento giusto per naćeti - intaccare, come si suol dire da queste parti, ossia incominciare a mangiare il prosciutto è: il più tardi possibile. Di norma, verso la fine dell’estate, mai prima di agosto. Si fa a mano, usando un coltello speciale, dalla lama lunga e sottile, fatta appositamente.
Si affetta per mezzo di lunghe, delicate e attente incisioni; come suonare il violino - proclama un detto locale. All’inizio, le fette sono più piccole, per diventare sempre più grandi, man mano che si taglia, di colore sempre più rosso, e dall’odore inebriante.
Sporadici bianchi fili di grasso sono soltanto una qualità in più. Le fette in Istria sono, d’obbligo, le più lunghe e grandi possibili e, soprattutto, non troppo sottili. Si mangiano con le mani e dopo due, tre bocconi, devono sciogliersi in bocca.
Gli esemplari di prosciutto più grandi si possono mangiare anche verso la fine dell’anno, per Natale o Capodanno, senza per questo rimetterci in qualità e, se conservati a dovere, pure l’anno venturo.
Ecco, vi abbiamo fatto conoscere i sette segreti della qualità del prosciutto istriano, prodotto tradizionale della nostra regione. E se i segreti non vi sembrano per niente misteriosi, vi sbagliate, perchè è proprio la loro semplicità il segreto più grande. Segreto che si mantiene da sempre con la pazienza, la passione, l’amore, e con una lunghissima esperienza ...