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Forse non tutti sanno che ...

False credenze e vere curiosità.

  • In passato il tartufo era considerato da alcuni il cibo delle streghe, da altri un organismo animale e da altri ancora un minerale; 
  • Il tartufo non è un tubero, una patata e neppure (questa poi!) una malattia del terreno, bensì un fungo simbionte; 
  • Non sono affatto i maiali (dicono siano difficili da addestrare) ad essere usati per la cerca dei tartufi, ma i cani (i tipici tabui);
  • Il tartufo bianco non si trova tutto l’anno, ma soltanto in un periodo ben preciso: da settembre a gennaio;
  • Si può andare in cerca di tartufi anche di giorno; che si vada soltanto di notte è un mito;
  • È assolutamente sbagliato conservare il tartufo bianco in un barattolo pieno di riso: infatti il riso asciuga il tartufo. Conservate quindi il tartufo bianco in un barattolo avvolto in un panno o nella carta assorbente;
  • Il tartufo bianco non si conserva affatto per mesi: consumatelo entro una decina di giorni;
  • Non si deve congelare il tartufo bianco (perde tutte le sue caratteristiche), né lo si deve conservare nell’olio (fermenta) o in salamoia (perde il suo sapore e il suo profumo);
  • In cucina il tartufo bianco non si sbuccia, non si mangia intero, non si taglia a pezzi, non si grattuggia, non si cuoce …si affetta a lamelle sottili;
  • Nel caso non fossimo stati sufficientemente chiari il tartufo bianco si affetta soltanto a lamelle sottili;
  • Il tartufo bianco è purtroppo (o per fortuna?) un prodotto spontaneo: non ci sono quindi coltivazioni, né può crescere in ogni terreno;
  • Il tartufo bianco non cresce in simbiosi con qualunque pianta: sono ben poche a “godere” di questo privilegio;
  • Se il tartufo bianco costa poco, beh, allora vi conviene fare attenzione; se costa molto sappiate che tutti i miti hanno un fondo di verità …e se costa troppo? Le emozioni costano.